Reclamare il proprio spazio

L’unione di due appartamenti crea uno spazio diversificato e personale, unico e originale

In zona Portuense un immobile è stato recentemente ristrutturato e trasformato. L’intervento ha riguardato due appartamenti situati sul piano intermedio di una palazzina signorile risalente agli anni ‘50. Essi sono stati accorpati e formano ora un’unica unità immobiliare, dotata di un proprio cortile di accesso. Il progetto, in stile minimal, ricco di richiami industriali, è stato commissionato da una famiglia giovane e numerosa, come non se ne vedono molte al giorno d’oggi, con ben 4 figli. Firmatario del restyling è lo studio, tutto al femminile, chiamato p.r.o.g. arch_design dal nome delle sue componenti: Emilia Parente, Barbara Renzi, Floriana Orlandino e Gisella Giudice. Ogni membro della famiglia committente ha collaborato, nei limiti delle proprie possibilità, alla progettazione del proprio spazio. La casa, da sempre di proprietà del nucleo familiare, era uno dei due appartamenti ora fusi, poi i genitori hanno deciso, per avere uno spazio meglio organizzato e più ordinato, di acquistare anche l’unità accanto. La principale esigenza familiare, subito spiegata alle progettiste, era quella di creare una casa funzionale, oltre che esteticamente gradevole, ove poter ricavare agevolmente uno spazio, un luogo intimo per ogni componente. Accanto a questi nidi, naturalmente, occorrevano alcuni spazi comuni a tutta la famiglia. L’appartamento originario, misurante circa 90 mq, è stato ampliato dei 50 mq costituenti la dimora accanto; dapprima si è proceduto alla fusione delle due unità, dopodiché si è studiato e realizzato un progetto ad hoc. Il nuovo appartamento, misurante ora circa 140 mq, si rivela equilibrato, funzionale e completo. Nello spazio precedentemente di pertinenza di un unico appartamento troviamo quattro stanze da letto, una per ciascun figlio, mentre sul suolo dell’altro sono state collocate la zona dedicata ai genitori, comprendente di un piccolo disimpegno dal quale accedere alla camera padronale con bagno privato; gli spazi comuni della zona giorno, organizzati in un vasto open space dove si ritrovano cucina, soggiorno e salone in continuità spaziale; due comodi bagni riservati ai ragazzi e ad eventuali ospiti. Il progetto ha voluto armonizzare le singole identità di ogni componente della famiglia e, per riuscirvi, si è richiesta la collaborazione di ogni membro. Lo studio degli interni ha preferito materiali naturali ed ambienti minimali nei quali la luce, tanto quella naturale quanto quella artificiale, ha contribuito in prima persona a costruire lo spazio. Al fine di ottimizzare al massimo lo spazio disponibile si è optato per pareti attrezzate in cartongesso, vetrate scorrevoli in ferro, porte e battiscopa filomuro. Si è posta massima attenzione alla selezione e disposizione dei dettagli, come da richiesta specifica della committenza, dunque differenti materiali sono stati accostati con delicatezza e stile e si è studiata accuratamente la riflessione della luce sugli stessi. Non sono stati trascurati neppure i chiaroscuri ottenuti da controsoffitti non aderenti alle pareti oppure i rapporti cromatici di arredi e materiali. In questo modo si è data vita ad una casa con grande personalità, unica ed originale.

Testo di Mattia Mezzetti
Foto di Stefano Mileto

Intervento
Ristrutturazione e interior design
Luogo
Roma
Progettisti
p.r.o.g. arch_design Srl
Committente
Privato
Anno di redazione
2018
Anno di realizzazione
2018
Costo
Euro 125.000,00
Imprese esecutrici
Talpos Ristrutturazione Edile Srl
Imprese fornitrici
Ceramiche Appia Nuova
Dati dimensionali
140 mq