Rivivere le glorie del passato

Nella ristrutturazione di una casa costruita negli anni ’20 del XX Secolo, il team di architetti dello Staf Studio, guidati dal geometra Alessandro Franceschini, hanno optato per una ricostruzione fedele dell’esistente, adattando naturalmente il nuovo edificio a esigenze strutturali e tecnologiche, pur mantenendo però la gloria architettonica del passato. La residenza, suddivisa in due unità, evoca l’aspetto architettonico dei villini di inizio Novecento il cui stile è rimarcato negli interni, dove i temi conduttori delle finiture, degli arredi, delle scelte di colore e delle ambientazioni sono conseguenziali all’epoca di riferimento. Se all’esterno è stato usato il marmo per le pavimentazioni, per gli interni invece hanno dominato scelte più raffinate e caratterizzanti come la pietra naturale, il legno e i pavimenti alla veneziana, oppure caminetti originali del ‘700 – ‘800 che fungono da veri e propri arredi, recuperati da abili artigiani francesi e ricomposti in loco da esperti del restauro e da fumisti di Parma. La palazzina è distribuita su quattro livelli: al piano seminterrato si trova la grande cucina, la zona pranzo, la sala bar con tanto di biliardo, le dispense e i servizi. Al piano terra trovano spazio il salone affrescato, lo studio, la cucina di servizio e un bagno, mentre al primo piano è ubicata la zona notte con una suite completa di guardaroba e bagno, due camere da letto e due bagni; l’ultimo piano mansardato, invece, è stato adibito alla zona wellness e a un grande spazio riservato all’ intrattenimento multimediale e al relax. Lo studio dei progettisti si è esteso anche all’esterno del corpo principale, verso edifici e parti secondarie come l’acetaia interrata (un affascinante luogo dove si mette a invecchiare l’aceto balsamico all’interno di botti di legno), il barbecue/forno, il belvedere (con vista che arriva sino al mare), l’autorimessa, il magazzino-utensili dell’ex cava di gesso (ivi presente fin dalla Seconda Guerra Mondiale) e gli alloggi per i collaboratori domestici. Le facciate degli edifici sono state impreziosite da modanature alle finestre che sembrano in pietra naturale ma in realtà sono di materiale coibente tinteggiato del colore della pietra. Dal lato Est è ben visibile la meridiana dipinta sulla parete prospiciente la fontana posta ai piedi della scalinata. Una grande attenzione si è mantenuta per il paesaggio intorno alla villa e per il verde: molte piante autoctone esistenti sono state curate e rigenerate, altre sono state piantumate creando vaste zone a tema che conferiscono a tutta l’area una variabilità vegetale tipica della macchia appennino-marittima riscontrabile in tutte quelle zone ove l’appennino è prossimo alla fascia costiera. Il risultato dell’intervento è un insieme molto raffinato “d’altri tempi” che racchiude in maniera molto discreta ogni confort e tecnologia dei giorni nostri.

Testo di Genni Ceresani
Foto di Vito Corvasce

Intervento
Ristrutturazione con demolizione e fedele ricostruzione a civile abitazione
Luogo
Castel de Britti, San Lazzaro di Savena (BO)
Progettisti
Alessandro Franceschini
Collaboratori
Andrea Ballestri, Andrea Zecchini
Committente
Privato
Anno di redazione
1999
Anno di realizzazione
2004
Imprese esecutrici
Anonima Asfalti Srl
Imprese fornitrici
Carives (Intonaci e finiture murarie), Porcelanosa Sa (pavimenti, rivestimenti ceramici e sanitari), Gianni Gaiti Spa, Moscato Marmi Snc, Luca Lippi (opere in ferro), Mengoli (pavimenti alla veneziana), Fin serramenti (serramenti), Artis Srl (caminetti d’epoca), Schindler Italia Spa (ascensore interno), Sistem Srl
Dati dimensionali
850 mq