(Re)inventare lo spazio per moltiplicarlo

Già dal primo incontro con la committenza, l’intervento per la ristrutturazione dell’appartamento nel centro di Bologna portato avanti dall’architetto Paola Pecorari si è rivelato un incarico stimolante: ristrutturare un ultimo piano in un palazzo costruito negli anni 40’ del Novecento, controsoffittato e con il corridoio di distribuzione posto sul lato del terrazzo che fungeva originariamente da elemento di distribuzione per le stanze poste sul lato opposto. A seguito dell’esigenza espressa dalla committenza, l’architetto è intervenuto per rendere la zona giorno più ampia possibile, pur mantenendo le due stanze da letto e i due bagni, con la prospettiva, inoltre, di suddividere l’appartamento in due unità singole. Poiché l’appartamento aveva un unico ingresso, si è pensato di creare un piccolo atrio dove sono state collocate due porte per la futura divisione in due distinte unità abitative. Verificata, in base alle normative vigenti, la possibilità di realizzare due soppalchi dove alloggiare le camere da letto, si è proceduto alla demolizione del controsoffitto lasciando così la copertura a vista. L’intera superficie della struttura originaria dell’appartamento è stata trasformata in zona giorno e ognuno dei due appartamenti è stato dotato di impianti e servizi separati: i circa 100 metri quadrati di superficie originaria ospitano due bagni, due piccole cucine, una zona soggiorno unica ma divisibile in un futuro. Anche gli impianti sono stati separati con la creazione di due caldaie, un impianto di riscaldamento a pavimento e due contatori per l’elettricità. L’asimmetria del progetto nasce dallo sfalsamento delle porte finestre sul lato del terrazzo rispetto alle finestre sul lato opposto: le putrelle in ferro che reggono i due soppalchi nelle due future zone separabili scandiscono l’asimmetria della composizione. Due scale in ferro, costituite dalla parte portante realizzata tagliando la stessa putrella che regge il solaio in cemento armato e lasciato a vista, conducono alle due camere da letto con relativa cabina armadio, aperte sulla zona giorno in cui parapetti assumono la funzione di libreria. Il contrasto cromatico del bianco e nero scandisce l’intera composizione: per il pavimento si è scelto un parquet laccato nero lucido con la fibra del legno in risalto che viene ripresa anche nell’intradosso del soppalco, dove si è lasciato a vista il cemento gettato con casseri in legno. Il nero riveste esternamente le due pareti dei due bagni, questa volta sotto forma di cristallo nero lucido che fa da sfondo alla zona TV; nero è anche il colore delle cucine, interrotto da tre alte porte scorrevoli in zebrano che celano la dispensa della cucina principale. Le pareti e il soffitto mansardato (entrambi isolati internamente e termicamente da un cappotto) oltre alle putrelle e alle scale, sono bianchi, colore necessario per mantenere ariosità e luminosità.

Testo di Andra Flaiano
Foto di Vito Corvasce

Intervento
Riqualificazione di un interno
Luogo
Bologna
Progettisti
Paola Pecorari, Giorgio Biagini, Alessandro Salvatore
Committente
Privato
Anno di redazione
2008
Anno di realizzazione
2009
Imprese esecutrici
Pietro Caccuri impresa edile
Imprese fornitrici
Calisi Srl, Uno C (pavimenti in legno), Tematic (bagni), OSCIB (scale e ringhiere), Vetrolook (pareti vetrate)
Dati dimensionali
88 mq, 33 mq soppalco, 18 mq terrazzo