La storia a servizio della cultura
Situato nel centro storico di San Costanzo, un piccolo comune adagiato sulle dolci colline marchigiane, Palazzo Cassi è stato presumibilmente realizzato alla fine XVII Secolo. Negli anni del suo massimo splendore, la grande residenza del nobile pesarese Francesco Cassi sembra che abbia accolto le più importanti personalità del mondo artistico e letterario del Secolo XIX. La sfida raccolta dall’architetto Remigio Bursi, con la preziosa collaborazione dell’architetto Renzo Simoncini, ha permesso di consegnare al Comune di San Costanzo, lo storico Palazzo Cassi, destinato a mantenere la sua funzione di accoglienza degli uffici comunali, oltre che centro per i beni e le attività culturali. L’attento lavoro di restauro conservativo ha permesso così di ampliare e riqualificare lo spazio interno, da cui è stata ricavata una biblioteca mediateca, una sala espositiva per mostre ed eventi, la pinacoteca e, infine, alcune sale da destinare a sede di associazioni locali. Palazzo Cassi nasce come residenza estiva dei conti Cassi e viene destinata a Residenza Municipale nel 1863 e successivamente acquistata in un primo momento dal Comune di San Costanzo per passare poi alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, attuale proprietario. Sembra essere estremamente difficile identificare una precisa epoca storica relativa alla costruzione del palazzo: da una pianta della città del XVII secolo si evidenzia come l’area di sedime del palazzo sia ancora libera su piazza della Vittoria, mentre risulta già edificato l’angolo su via Garibaldi; si deduce, quindi, che la trasformazione si realizzò, probabilmente nella metà del XVIII, con l’edificazione ex novo della parte sulla piazza e l’accorpamento dell’esistente. Nel tempo, Palazzo Cassi aveva subìto precedenti interventi di rafforzamento (1987, ’95 e ’96) con l’intento di migliorare il comportamento scatolare dell’edificio attraverso l’irrigidimento dei solai realizzati e un miglioramento del collegamento tra le strutture orizzontali e le pareti verticali; eppure, si era reso necessario un intervento di recupero strutturale importante, sia della parte esterna che dell’apparto decorativo interno. Il lavoro di restauro seguito dagli architetti Remigio Bursi e Renzo Simoncini ha compreso la riparazione delle lesioni esistenti, l’eliminazione delle situazioni staticamente inefficienti (solai inflessi), il consolidamento dei soffitti in canna e gesso, l’inserimento di finiture interne adeguate (inserimento ascensore e impianti a norma), il restauro dei dipinti a soffitto della fine dell’Ottocento e il cortile sul retro che è stato recuperato con un intervento di manutenzione e di arredo. Un attento intervento di risanamento è stato pensato anche per risanare l’umidità delle pareti grazie alla realizzazione di un vespaio con casseri a perdere e areato da fori di ventilazione passanti. Anche le facciate esterne sono state sottoposte ad un cauto idrolavaggio, in modo da rimuovere la polvere e le parti instabili e ripristinate con intonaco in malta di calce rispondente alle caratteristiche di quello originario. Inoltre, è stato realizzato un collegamento diretto tra l’ingresso principale e il cortile interno, reso così più ampio e più fruibile.
Testo di Genni Ceresani
Intervento
Palazzo Cassi
Luogo
San Costanzo (PU)
Progettisti
Remigio Bursi, Renzo Simoncini
Collaboratori
Leda Landi, Luisa Landi, Lorenzo Zandri, Nando Zampa, Romeo Ferri
Committente
Fondazione Cassa di risparmio Fano
Anno di redazione
2009
Anno di realizzazione
2012 - 2013
Costo
Euro 1.300.000,00
Imprese esecutrici
B&M impresa costruzioni e restauri Srl
Imprese fornitrici
Consorzio Progetto Restauro di Arbia Davide, Girometti Impiantti Srl (impianto elettrico)
Termoidraulica Micci (impianto termo idraulico)
Dati dimensionali
6.000 mc
Caratteristiche tecniche particolari
Restauro da sede Comunale in Pinacoteca, biblioteca sede di associazione varie sale espositive e confidenziale, originale trasformazione del vano scala esistenze in scala, elicoidale con ascensore centrale, recupero dell’androne ”passante” verso il giardino, riqualificazione del giardino ad uso complementare di tutte le funzioni del centro culturale