Architettura a servizio della città

Sembra quasi voler abbracciare la città ed estendersi per raccoglierla, si presenta così il nuovo progetto del centro civico polivalente del quartiere Sacro Cuore di Modica, in provincia di Ragusa, progettato dall’architetto siciliano Emanuele Fidone al fine di realizzare un luogo di aggregazione per giovani e anziani. Contrariamente alle altre costruzioni di carattere pubblico adiacenti, che si configurano come organismi chiusi e autonomi, infatti, il nuovo edificio si pone una struttura completamente aperta alla città e, nel confronto spaziale a scala urbana, si presenta attraverso un grande fondale porticato lungo 86 metri per 8 di altezza) che circoscrive la nuova piazza antistante, anch’essa parte integrante del progetto. L’accesso pedonale avviene dall’alto, dalla strada principale, attraversando una piccola fitta pineta pensata quale primo elemento del progetto. Un sistema di rampe e scale collega le diverse parti e i livelli dell’edificio con il terreno acclive. L’estrema flessibilità della struttura è caratterizzata dalla trama aperta dei percorsi diversificati in una successione percettiva degli spazi aperti e dei recinti (pineta, rampa-terrazza, loggia, sala ipetrale, passaggio aereo, sala, etc.). Per estensione, l’edificio si suddivide in tre elementi principali: il lungo corpo dei servizi, l’ambulacro a doppia altezza e la sala polivalente. In altezza, invece, è stato concepito come due “parti” distinte: un basamento in conglomerato cementizio a vista, che si attesta sul crinale del dislivello della pineta, quasi fosse un’estensione naturale del sito e una parte superiore, completamente bianca che ingloba sia le coperture dell’ambulacro che la sala polivalente. Nel piano inferiore, l’alto ambulacro è stato intelligentemente ideato come una sorta di strada interna che diventa luogo privilegiato d’incontro e collegamento tra i vari servizi che si dispiegano lungo il percorso. La sala polivalente è a doppia altezza, pensata come un grande spazio flessibile e realizzata utilizzando materiali e strutture low-tech a basso costo. La parte del basamento, progettata quale contrappunto del soprastante volume bianco, è costituita invece da uno spesso muro in cemento. Il cemento è utilizzato anche per quasi tutta la pavimentazione mentre il gesso riveste le pareti; solo la parte superiore della sala polivalente è realizzata con un rivestimento in pannelli di legno mineralizzato grezzo segnato da sottili fughe rettilinee. L’uso del colore gioca un ruolo complementare al progetto: i tagli di luce che segnano il soffitto dell’ambulacro e la loggia superiore sono caratterizzati da una soffusa luce di riflesso di colore giallo che si riverbera sulle bianche pareti laterali, mentre le facciate interne della sala ipetrale ripropongono il colore intenso e naturale dell’indaco complementare al giallo. Il passaggio aereo che attraversa la sala, rivestito da una doppia lamiera microforata, è segnato in alto da un doppio taglio continuo di luce zenitale, quale volume sospeso diffusore di luce cangiante. Elegante, minimale, rigoroso e intelligente, il progetto dell’architetto Fidone rappresenta un importante momento di dialogo tra architettura e città, dove l’una non si preoccupa solo della sua funzione estetica ma si pone con intelligenza e funzionalità al servizio dell’altra.

Testo di Emma Greco
Foto di Lamberto Rubino, Davide Patané


Intervento
Centro civico polivalente
Luogo
Modica (RG)
Progettisti
Emanuele Fidone
Collaboratori
Amilcare La Corte
Committente
Comune di Modica
Anno di redazione
2002-2005
Anno di realizzazione
2008
Imprese esecutrici
F.lli Sireci Srl
Dati dimensionali
1200 mq