La forma della materia

In memoria di uno dei primi scultori della Val Gardena, il nuovo laboratorio artigianale di scultura artistica in legno progettato dagli architetti Gerd Bergmeister e Michaela Wolf si presenta come una struttura architettonica dalla forte espressività e dall’accentuato sapore contemporaneo, elementi abbastanza atipici nel paesaggio architettonico alpino. Nella zona artigianale di Pontives, a pochi chilometri da Ortisei, la struttura della costruzione richiama subito l’attenzione dei passanti e dei curiosi, mostrandosi in tutta la sua peculiare identità e bellezza. Infatti, l’idea progettuale che ha portato gli architetti verso una scelta estetica dal carattere così marcato era proprio quella di apparire, di ostentare un’attrattiva insita nel luogo e nella secolare tradizione scultorea che lo caratterizza, rievocando così il coraggio artistico dei primi intagliatori, con i lori strumenti e con la loro passione. Esattamente come le trasformazioni che caratterizzano il processo di produzione artistica degli artigiani, il legno – materiale dominante nella costruzione del progetto - favorisce movimenti e moti ondulatori particolarmente interessanti, generando variazioni naturali del colore nelle sue diverse tonalità. Il blocco sembra possedere una facciata viva, dove gli intagli, le pieghe, le incisioni e le aperture producono un movimento apparente che fa sembrare la struttura liquida e dinamica, in perenne evoluzione. La facciata della struttura consiste in un sistema autoportante di triangolazioni rivestita in scandole di larice che rimandano a un blocco di legno grezzo, non ancora rifinito degli intarsiatori. Anche gli interni del laboratorio sono quasi interamente realizzati in legno e accolgono sia gli spazi espositivi al piano terreno, dove si trovano le sculture ultimate, sia gli ambienti riservati alla produzione. Così come una scultura che prende vita dalla sottrazione della materia, anche il progetto di Bergmeister e Wolf modella la propria forma sulla base di una sottrazione di volumi che riportano alla luce una forma architettonica essenziale e basilare, dove l’utilizzo di vetrate tecnologiche, travi e montanti in acciaio, lamiere in alluminio e sistemi d’isolamento termico contribuiscono a creare un dialogo costante tra una concezione moderna del costruire e un rimando ancestrale alla tradizione e alla memoria identitaria del luogo.

Testo di Genni Ceresani
Foto di Gunter Richard Wett, Ulrich Egger


Intervento
Laboratorio di sculture in legno Perathoner
Luogo
Laion (BZ)
Progettisti
Gerd Bergmeister, Michaela Wolf
Collaboratori
Roland Decarli Peter Reichhalter Ana Soares Marina Gousia
Committente
Ulrich Perathoner KG-Sas
Anno di redazione
2009
Anno di realizzazione
2011 - 2012
Imprese esecutrici
Schweigkofler GmbH. Lignosystems (Mario Sacco)
Imprese fornitrici
Halotech Lichfabrik SmbH (luci), Fischnaller Friedrich & Co OHG (infissi), Frener & Reifer GmbH Srl (infissi), Schindler Spa (ascensore), Antonio Lupi (arredo bagno), Menerga (areazione), Mair Gert (pavimenti cemento), Pichler (pavimenti legni), Barth Innenausbau (interni), Karl Vinatzer (interni), Hofer Group Srl (sistema idrauilico), Elektro Bergmeister Armin (sistema elettrico)
Dati dimensionali
1801 mq (lotto d’intervento), 2763 mq (superficie lorda), 234 mq (superficie netta), 4221 mc (cubatura)