La luce che racconta
Uno spazio di lavoro che si dipana grazie ai tagli luminosi e alle cromie del legno, nella centralissima via Dante, a Milano
Via Dante è attualmente una delle principali passeggiate commerciali di Milano: valorizzata da un arredo urbano sobrio ed elegante, da palazzi storici e dalla totale pedonalizzazione (con gli interventi del 1996), la via è il collegamento tra il Castello Sforzesco e Piazza Duomo sin dal XIX secolo; ospitando numerosi edifici degni di nota riconducibili all’architettura eclettica milanese a cavallo tra ‘800 e ‘900. Opere importanti come casa Broggi, casa Formentini o casa Ginori, in cui s’inserisce anche il progetto dello studio torinese G*AA per uno spazio di lavoro. Una serie di uffici, compresi in due piani all’interno di un palazzo storico, che ha subìto un intervento di progettazione e ristrutturazione totale, tenendo in considerazione molti fattori: creare uno spazio accogliente e allo stesso tempo funzionale, che unisse design e ricercatezza a uno stile sobrio; il tutto con un occhio di riguardo ai costi e alle tempistiche. In soli due mesi lo studio è riuscito a portare a compimento la parte progettuale e la direzione dei lavori, in maniera efficace ed esaltando gli spazi, senza sprechi e con i migliori materiali a disposizione. Ad accogliere il visitatore come il lavoratore, è la grande attenzione ai dettagli e all’eleganza: un’anticamera dove un desk accoglienza formato da una boiserie in legno si prolunga fino alla stanza successiva, ove un blocco di vetro racchiude la segreteria vera e propria. I progettisti vogliono raccontarci lo spazio interno di questi uffici, con la luce e la linearità: la superfice vetrata – in continuum con tutte le altre – mostra un motivo di linee gradienti, che non solo conferiscono dinamicità allo spazio, ma aumentano la discrezione di uffici e sale riunioni; contrapposta al cubicolo vetrato adibito a segreteria (che pure mostra linee orizzontali di vario spessore) è una parete in legno, intervallata da strisce a led verticale che prosegue poi per il corridoio; per il pavimento, si è scelta una moquette dai toni nocciola e marrone scuro, in dialogo con la parete e con i tagli di luce creati dai led. La contrapposizione tra linee verticali e orizzontali, si sussegue per tutto il percorso che connette i vari spazi di lavoro, come a voler indirizzare visivamente chi deve percorrerli. Ogni singolo ambiente ha le sue caratteristiche che lo rendono unico: la moquette cambia trama a seconda della stanza in cui ci si trova, così come gli arredi che compongono gli uffici, variano dai tavolini in vetro per i colloqui, a tavoli condivisi per il teamwork, passando per il tavolo metallico e circolare per la meeting room e arrivando infine al grande tavolo in legno per la sala riunioni principale. Quest’ultima è forse il fiore all’occhiello del progetto: due grandi finestre a tutt’altezza disposte simmetricamente nel lato lungo, illuminano un tripudio di dettagli e di forniture realizzate su misura, come la grande libreria nella parete opposta, in cui le linee si incontrano e formano spazi nuovi. In conclusione, come affermano gli stessi architetti dello studio G*AA, il risultato finale è stato ottenuto grazie al coordinamento di maestranze artigiane che hanno saputo rispondere alle indicazioni e alle particolarità studiate su misura, rendendo così unici gli spazi.
Testo di Massimiliano Gattoni
Foto di Vito Corvasce
Intervento
Dante 16
Luogo
Milano
Progettisti
Attilio Giaquinto, Gianluca Discalzi, Mauro Camagna
Anno di realizzazione
2017 - 2018
Imprese esecutrici
Progetto Edile
Imprese fornitrici
Ecocontract, Casa Delle Lampadine, Castagna e Ravello, Grosso Tende
Dati dimensionali
850 mq