Cubo di luce
In un momento storico di così forte accelerazione tecnologica, Effedue Srl ha commissionato l’ampliamento della sede esistente per rispondere alla duplice esigenza di espandere lo spazio lavorativo e di realizzare un edificio innovativo che potesse coniugare bellezza, comfort e funzionalità. Con l’idea di evocare un cubo di ghiaccio dai mille riflessi di luce, gli architetti Antonio Gasparri e Andrea Ricci Bitti hanno lavorato attentamente sulla materia e sulle linee geometriche che si ripetono in modo apparentemente casuale ma continuo e regolare. La scelta di accorpare tra loro elementi freddi, evanescenti ed eterei (quali ad esempio i vetri, il sempre presente bianco di fondo, la luce soffusa dell’illuminazione) all’utilizzo di elementi caldi e materici (la pietra, il portone rosso, il greenwood degli esterni, il legno e il gres scuro degli interni), crea un effetto di piacevole contrasto materico, donando all’edificio una preziosa ed energica dinamicità in grado di caratterizzare indubbiamente lo skyline del contesto urbano circostante. L’elemento che caratterizza fortemente il progetto è senza dubbio il contrasto tra le due facciate, quella rivolta a Est e quella rivolta a Nord-Est, che vanno a costituire un involucro esterno che risponde non solo a criteri estetici ma è in grado di sfruttare al massimo le condizioni naturali esterne, quali la radiazione solare per il riscaldamento passivo del fabbricato e per la produzione di energia elettrica e l’utilizzo dei venti per risolvere parte delle esigenze di ventilazione interna dei locali e per l’iperventilazione dei mesi più caldi. La pelle esterna è costituita da una muratura quasi priva di affacci e di una seconda pelle in pannelli di vetro extrachiaro serigrafati che proteggono le facciate Sud e Sud-Ovest, più esposte al sole e al vento. Fra i due strati si forma un’intercapedine di circa 80 centimetri dove l’aria, circolando in modo naturale grazie all’effetto camino, contribuisce a raffrescare la superficie d’estate e a trattenere il calore d’inverno, creando così un microclima interno e una qualità dell’aria indoor migliore di un tradizionale sistema di rivestimento. L’edificio è costituito da un piano interrato in cemento armato che ospita i locali tecnici e l’autorimessa e da 6 piani fuori terra realizzati con struttura in acciaio con solai in lamiera grecata e getto corroborante. Nell’ottica di assicurare un confort interno ottimale si è posta particolare attenzione, vista la prossimità all’autostrada, anche all’isolamento acustico che è stato risolto mediante due sistemi costruttivi differenti. Nella facciata a doppia pelle, infatti, è lo stesso strato esterno in vetro che provvede ad una prima rifrazione del suono, che viene in seconda battuta assorbito dal gasbeton utilizzato nel tamponamento; nella facciata continua l’abbattimento acustico avviene grazie al complesso sistema del vetro. Gli interni sono stati pensati anch’essi a misura d’uomo e per favorire il benessere dei dipendenti, il progetto esula dal concetto di ambiente chiuso e punta sulla trasparenza, optando per finestre a tutt’altezza e creando anche all’interno ambienti separati da partizioni vetrate leggere così da generare un continuum visivo fra le varie sale, rispettando comunque la privacy dovuta agli uffici. E’ di notte però che l’effetto di trasparenza e smaterializzazione viene particolarmente accentuato grazie al sapiente posizionamento dei corpi illuminanti sulla facciata che rendono il cubo ancora più “glaciale”.
Testo di Andrea Flaiano
Foto di Andrea Liverani Photo and Live
Intervento
Realizzazione di un complesso direzionale
Luogo
Imola (Bo)
Progettisti
Antonio Gasparri, Andrea Ricci Bitti
Collaboratori
Giovanna Campesato, Maddalena Casarotti, Chiara Celli, Valeria Tebaldi
Committente
Effedue Srl
Anno di redazione
2012
Anno di realizzazione
2013
Imprese esecutrici
Cesi Coop
Imprese fornitrici
CTI, 3Elle, Mascagni, Cesi, Cariboni group, Vimar, Parquet Diffusion
Dati dimensionali
3231 mq
Caratteristiche tecniche
Facciata ventilata in vetro extrachiaro serigrafato